Toscana, 14 marzo 2014 - ASPETTO splendido, salute ottima: così appaiono i musei della Toscana sulla stampa internazionale, in decine di articoli che danno loro una visibilità eccezionale sulle pagine di tutto il globo. E se è vero che i grandi musei di Firenze fanno incetta di citazioni e lodi, c’è da registrare anche una irresistibile ascesa del gradimento di piccoli gioielli che brillano al di fuori dei circuiti più battuti. Come, ad esempio, il museo civico e diocesano d’arte sacra diMontepulciano o il museo civico archeologico della civiltà etrusca di Pitigliano.
I dati (1° marzo 2012 - 1° marzo di quest’anno) sono dell’Osservatorio giornalistico internazionale «Nathan il saggio» del massmediologo Klaus Davi: dopo aver monitorato oltre 50 autorevoli testate internazionali (dal Guardian a El Pais, da Le Figaro al New York Times) gli analisti certificano che la visibilità dei musei toscani sui media stranieri è altissima: frutto del lavoro di corrispondenti e inviati da tutto il mondo.
Toscana in paradiso e, di conseguenza, turismo museale che cresce: non solo frotte colte da f sindromi di Stendhal davanti ai Botticelli degli Uffizi, ai Michelangelo della Galleria dell’Accademia o ai Raffaello di Palazzo Pitti. Ma anche un piccolo popolo ‘colto’ che arriva per vedersi Piero della Francesca al museo civico di Sansepolcro o le mostre fotografiche al Bardini di Firenze. Una lunga fedeltà, quella degli stranieri per il cuore della Toscana. Basta scorrere l’elenco delle nazioni che sulle loro testate dedicano più spazio ai musei fiorentini: inglesi e tedeschi in vetta alla classifica, francesi e spagnoli che consigliano gallerie e pinacoteche meno frequentate fuori Firenze, americani e austriaci che seguono gli itinerari più tradizionali.
QUINDI, che la Galleria degli Uffizi non solo guadagni la medaglia d’oro tra i musei toscani, ma venga considerata dalla stampa straniera — dal punto di vista qualitativo — il museo migliore del mondo rischia quasi di non fare notizia. Nessun altro scrigno, francamente, può starle alla pari se è vero che secondo l’autorevole classifica stilata dal ‘Times’ gli Uffizi lasciano l’argento al Prado di Madrid e il bronzo all’Ermitage di San Pietroburgo (il Moma della Grande Mela deve addirittura accontentarsi della medaglia di legno e il Louvre staziona all’ottavo posto). Non pare un caso dunque che — anche per questa grande visibilità internazionale — il Polo Museale Fiorentino abbia vjsitatori in costante crescita. La conferma? Nei primi due mesi 2014 +36mila ingressi rispetto al 2013 (aumento dell’8%)